sabato 7 luglio 2012

Il Miracolo di Berna

Vi è mai capitato di dire "Adesso faccio questa cosa!" e poi, puntualmente, dimenticarsene?
Beh, è quello che è successo a me.
Era il 3 luglio e mi son detto: bene domani fanno gli anni Di Stefano e Boniperti e saranno 58 anni dal Miracolo di Berna. Facciamoci dei bei post.
Per i calciatori, fatti. Per la partita... ehm.
Rimedio subito. Anche se con qualche giorno di differenza.
Non sapete cos'è il Miracolo di Berna? Iniziate a leggere...


Prendete questi 22 nomi e fissateli nella testa. Sono i 22 nomi dei calciatori protagonisti della finale del Mondiale svizzero del 1954, con finale, appunto, a Berna.
Perché Miracolo?
Nella fase a gironi, l'Ungheria sconfisse la Germania 8a3. La finale finì 3a2 per la Germania. Qualcosa di strano, vero? Un Miracolo!
Adesso, vi chiedo un'altra cosa. Prendete ciò che ho scritto sull'Olanda del '74 e portatelo indietro di 20 anni e mettete Ferenc Puskas al posto di Cruijff. Ecco fatto. Avete ottenuto una delle squadre migliori di sempre.
Prendete una nazione, un senso di libertà, un'idea calcistica. Prendete l'allenatore, Gusztav Sebes, prendete la sua idea di rivoluzionare il calcio. Basta tre punte. A noi ne bastano due. Più precisamente, giocava con il 3-2-3-2 (qui non reso molto bene), introducendo un ruolo molto di moda ultimamente: il falso 9, rappresentato nel migliore dei modi da Hidegkuti. E poi Czibor, abile ala, e Kocsis, implacabile goleador, realizzatore di 75 gol in 68 partite in Nazionale. Ma soprattutto lui, Ferenc Puskas. Il leader, l'anima. 84 gol in 85 partite. Un mostro sacro del calcio.
Le avete prese queste informazioni?
Bene. Adesso pensate ad una partita di un girone di un Mondiale. E pensate ad un'Ungheria-Germania che finisce 8a3. Senza troppe storie.
Le loro strade si ritrovano in finale. Dopo solo 8', l'Ungheria è in vantaggio 2a0, grazie a Puskas e Czibor.
Poi, tra il 10' e il 18', Morlock e Rahn rimettono incredibilmente le cose apposto.
All'Ungheria viene negato un rigore e annullato un gol. Sia il rigore che il gol c'erano.
Ma cosa importa? Tanto Rahn aveva già fatto la sua doppietta, che voleva dire 3a2 Germania. A 6' dalla fine.
Finiva così il sogno ungherese.
Ancora la Germania sulla strada delle squadre, all'apparenza, imbattibili. Perché l'Ungheria era veramente invincibile: arrivava alla finale da 32 partite senza sconfitta.
Ma il brutto successe dopo. Con i giocatori tedeschi gialli e malati. E l'arbitro Viana, radiato qualche mese dopo per corruzione.
Un triste epilogo, che da una spiegazione al Miracolo di Berna.
Ma intanto, il titolo, è della Germania e nessuno potrà darlo a quella mitica Ungheria.
Forse troppo forte, per vincere quel dannato Mondiale.

Puskas, Grocsis, Lorant, Hidegkuti, Bozsik, Zakarias, Lantos, Buzansky, Toth, Kocsis, Czibor
L'Aranycsapat (la Squadra d'Oro)

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