domenica 15 luglio 2012

Enrico lo straniero

Milano, 3 giugno 1934: semifinale del Campionato Mondiale di Calcio, Italia-Austria. La partità finirà 1a0. Autore del gol un certo Enrique "Enrico" Guaita. Nato, morto e vissuto per gran parte della sua vita in Argentina. In Argentina? Ma come? Ebbene sì. Qualche anno fa (molti anni fa) i calciatori cambiavano la nazionalità come Ibra cambia le maglia. Basta pensare che Alfredo Di Stefano ne cambiò tre.
Ma Guaita è stato eccezionale per il fatto di aver vinto sia con l'Italia che con l'Argentina. Mondiale nel '34 e Copa America nel '37.
Ma cosa c'entra l'Italia con quest'uomo? Bene, nel 1933 la Roma lo acquista dall'Estudiantes, pensando di aver preso una macchina da gol (32 gol in 62 presenze). E così sarà. La prima stagione stenta e segna 14 gol in 32 gare, conquistando comunque la convocazione di Pozzo per i Mondiali. La stagione dopo diventa capocannoniere con 28 gol in 29 partite: record di gol in campionati a 16 squadre.
Il 19 settembre 1935 scappa via dall'Italia per paura di essere arruolato dall'esercito. Cosa improbabile.
Arriva ad Avellaneda e gioca con il Racing. Poi torna all'Estudiantes, dove si ritirerà a soli 29 anni, nel 1939.
Morirà nel 1959 a soli 49 anni.
E' praticamente sconosciuto e dimenticato da tutti, ma da me no. Io me ne ricordo e ricordo pure che oggi è il 15 luglio e sarebbe stato il suo compleanno. Auguri Enrique!


Nessun commento:

Posta un commento