venerdì 14 settembre 2012

La prima di Best

Partiamo da una partita. Partiamo da un normalissimo Manchester United-WBA del 14 settembre 1963. Esattamente 49 anni fa.
E' una partita da ricordare, non tanto per il risultato (1a0), ma per un giocatore. Chi? George Best.
Di Best si potrebbe parlare all'infinito. Sia in positivo, che in negativo.
Perché Best? Perché 49 anni fa, il Quinto Beatle, esordiva con la maglia dei Red Devils. Non giocò una bellissima partita, anzi. Venne tradito dalla sua timidezza.
Non venne più convocato fino al Boxing Day di quello stesso anno. Giocò benissimo stavolta e divenne un titolare fisso dei nuovi Busby Babes.
Talmente tanto titolare, che Sir Matt, faceva discorsi di squadra molto semplici: appena possibile, passate la palla a George.
Il resto è storia. Tra alti e bassi. Sempre il migliore di quel Manchester United, che si andava via via perdendo in un vortice che lo avrebbe condotto alla retrocessione.
Ma di questo ho già scritto. Oggi, mi andava solo di parlarvi di George Best. E di celebrare l'esordio di uno dei migliori calciatori di sempre.
Ciao George!


mercoledì 5 settembre 2012

Der Afro

Pelé, Vavà, Zidane. Cosa hanno in comune? Sono tre dei quattro giocatori, che sono riusciti a segnare uno o più gol in due finali mondiali.
Il quarto chi è? Paul Breitner. Uno dei calciatori più amati/odiati del calcio tedesco. Io, personalmente, lo adoro.
Lo hanno soprannominato Der Afro, per la sua capigliatura, segno distintivo in campo.
Ma chi era Breitner? Era un terzino-centrocampista, davvero molto grintoso. Simbolo del Bayern Monaco e della Nazionale Tedesca
Campione del Mondo con la Germania nel Mondiale casalingo del 1974, in cui segnò l'1a1 su rigore contro l'Olanda.
Quello stesso anno vinse la Coppa Campioni con il Bayern, diventando nuovamente campione europeo, ma stavolta con il club. Infatti vinse l'Europeo nel 1972.
La sua più grande dote era il tiro. Una costante nei calciatori tedeschi, qualunque ruolo abbiano.
La sua carriera non è stata lunghissima, è durata solo 13 anni: dal 1970 al 1983.
Anni in cui ha giocato con il Bayern, con il Real, con l'Eintracht Braunschweig, per poi tornare al Bayern Monaco.
In totale ha vinto cinque volte la Bundesliga, due Coppe di Germania, due volte la Liga, una Coppa di Spagna e una Coppa Campioni. Oltre ai già citato titoli con la Germania. Di cui è stato capitano e con cui ha perso la finale del Mondiale del 1982, in cui segnò l'unico gol tedesco.
Questa era la storia di Paul Breitner. Un calciatore intellettuale e ribelle. Dal grande talento, ma spesso dimenticato.
Oggi compie 62 anni, auguri Der Afro!

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Calciomercato 2012

Questo calciomercato è stato quello del PSG.
Su tutti, figurano gli acquisti di Lucas, Thiago Silva, Lavezzi e Ibra. Totale: 134 milioni.
Fino a qualche ora fa, figuravano tutti e quattro nella top ten degli acquisti più costosi, ma Ibra ha dovuto cedere il posto a Witsel e Hulk. Pagati tutti e due 40 milioni dallo Zenit, che si candida ad un buon piazzamento in Champions League.
Nella top ten ci entra anche il Manchester United, grazie ai 28 milioni pagati per van Persie. Oltre all'olandese, dalle parti dell'Old Trafford, è arrivato anche il giapponese Kagawa, dal Borussia Dortmund.
Incredibilmente non c'è il City, che era nono con i 25 milioni di Javi Garcia, ma è stato spodestato dai due dello Zenit.
Per un City in meno, due Chelsea in più. Hazard e Oscar. 71 milioni in due. Giovani scommesse.
Proprio come Javi Martinez, strappato dal Bayern Monaco all'Athletic Bilbao, per ben 40 milioni.
In fine, non poteva mancare il Real, con i suoi 36 milioni per Modric.
Oltre al calciomercato del PSG, è stato quello delle storie.
Quella di van Persie, quella di Modric, quella del top player alla Juve, quella di Kakà...
Iniziando dall'ultima, si può dire che tutti i tifosi milanisti speravano nel ritorno del brasiliano dalle parti di Milanello. Ma per questioni economiche, si sono dovuti accontentare di Bojan.
Ma chissà che, prima o poi, Kakà non torni dalle parti di San Siro.
Quella di van Persie è stata la più complicata. Sembrava oramai un giocatore della Juve, poi del City, poi ancora della Juve... alla fine è arrivato lo United e se l'è portato via.
E approposito di Juve, alla fine, il top player non è arrivato. Ma è tornato il "tap player" (Giovinco) ed è arrivato "l'altop player" (Bendtner).
Quella di Modric è stata monotona, lunga ma abbastanza avvincente. Anche se si sapeva già come sarebbe andata a finire.
E poi Berbatov. Il giocatore più indeciso di questa sessione di calciomercato. Dallo United alla Juve, passando dalla Fiorentina, per rimanere in Inghilterra, al Fulham.
Ce ne son state altre di storie. Alcune belle, altre no.
Alla fin dei conti, non è stato un calciomercato noioso, anzi.
Ovviamente, l'Oscar del Mercato va al PSG.
Oscar, il giocatore, al Chelsea. Un vero azzardo con quei 31 milioni. Ma dalle parti di Stamford Bridge di "Hazard", ne hanno fatti anche di 40 milioni...

sabato 1 settembre 2012

1000 volte Sir Alex

Domani si gioca Southampton-Manchester United. "E dunque?"
Ve lo dico io il dunque.
Domani Sir Alex Ferguson, si siederà sulla panchina dello United in una partita di campionato, non per la 500esima, non per la 800esima... ma per la millesima volta.
In questo mondo calcistico, dove cambiare squadra è quasi un hobby, è un traguardo mostruoso. Ma è un incredibile traguardo, in ogni epoca calcistica. Basti pensare che è il secondo allenatore ad esser stato per più tempo sulla panchina di una squadra. Solo Guy Roux ha fatto meglio con i suoi 44 anni all'Auxerre.
Ferguson è una leggenda del calcio mondiale. Ha scovato giovani talenti e li ha fatti diventare tra i giocatori più forti del mondo.
Ha preso il Manchester United nel 1986, quando era bel lontano dai suoi anni migliori. Il titolo mancava da vent'anni. I successi europei erano un ricordo. Ma lui ha saputo prendere il meglio da quello che aveva. E nel 1993, alla prima edizione della Premier League, ha vinto il titolo con il Manchester United. Quello che sarebbe ben presto diventato il suo Manchester United.
Quello con cui ha ottenuto 28 vittorie in Premier in ben quattro edizioni (1999/2000, 2006/2007, 2008/2009, 2011/2012), o quello dei 97 gol segnati nel 1999/2000, o quelli degli altri incredibili record. Tutti in Premier League. Perché per gli altri c'è tempo.
Domani saranno 1000. E di certo, non si fermerà qui.