venerdì 5 giugno 2015

Italian Connection, terza edizione

Tifare una squadra straniera, si sa, non è sempre facile. Si rischia di andare in contro a persone che ti etichettano come "diverso", come qualcuno che non è fiero del proprio paese e che cerca, perciò, un po' di gloria sportiva oltre i confini nazionali, semplicemente per il fatto che questa o quell'altra squadra abbiano un palmarès che attiri l'attenzione. In realtà, non è così, o almeno per la grande maggioranza di tifosi. Infatti, supportare una squadra, sia essa italiana o estera, trascende il fatto di avere tanti o pochi trofei, di vincere o perdere. Soprattutto, un club lo si inizia a tifare quasi senza un motivo, semplicemente perché ti va, perché ti trovi bene a dire di essere di quella squadra e perché sai di far parte di una grande famiglia. Ovvio, tifare una squadra estera preclude il fatto di poter conoscere tante persone con la tua stessa fede nel tuo paese, ma non per questo vuol dire che tu sia l'unico. Proprio il fatto di sapere di non essere solo, ti fa venir voglia di metterti in contatto con altra gente che condivide le tue stesse idee calcistiche. Da questo presupposto, nel 2011, è nato Red Army Italy, ovvero sia l'unico Supporters Club Italiano ufficiale del Manchester United. Così come ne sono nati, prima e dopo, tanti altri. Talmente tanti da riuscire, nel 2013, a creare un torneo organizzato a Milano: Italian Connection, che raccoglieva tutti i branches, cioè i supporters club, delle squadre inglesi in Italia. Una manifestazione sportiva, così ben riuscita da essere riproposta anche nel 2014 e nel 2015, a cui io ho deciso di partecipare molto volentieri insieme ai miei nuovi amici dello United, che già avevano partecipato alla scorsa edizione.
In piedi: Giuseppe Lodato, Luca Villani, Stefano Magliocco, Mattia Del Prato, Alberto Matassini
In ginocchio: Vincenzo Gallelli, Marco Giussani, Massimo Ferrasini, Daniele Carboni Federico Pansa
Quest'anno erano presenti venti squadre, suddivise in quattro gironi da cinque. Le prime due sarebbero passate al tabellone per il 1°-8° posto, le terze e le quarte in quello per il 9°-16°, mentre le quinte si sarebbero sfidate per le ultime quattro posizioni. Ovviamente, lo spirito del torneo va oltre il semplice fatto di vincere o perdere, perché si tratta di un momento unico in cui stare a contatto con gente che vive il calcio esattamente come te, all'insegna della sportività e soprattutto del divertimento. Vincere, però, è sempre meglio. E quest'anno, comunque, Red Army ha ottenuto un buon undicesimo posto finale. La sconfitta all'esordio per 6-1 contro l'Official Liverpool Supporters Club Italy (la squadra del capocannoniere del torneo, autore di ben 16 gol), ha influito pesantemente sul nostro cammino, ma siamo riusciti a rialzarci e concludere il girone terzi, grazie al pareggio per 1-1 contro gli Spurs Italia e alle due vittorie contro Stoke City Supporters Branch Italy (6-1) e Italian Bees (Brentford, 5-3). Da sottolineare il fatto di essere arrivati a pari punti con gli Spurs, che hanno concluso secondi solo per differenza reti. Nelle partite ad eliminazione diretta, è subito arrivata una vittoria con il Leeds United Italia (2-0), che ci ha proiettati nel tabellone per il 9°-12° posto. Purtroppo, è arrivata un'immeritata sconfitta contro i Lombardia Hearts per 2-1 con gol allo scadere. Nonostante ciò, nell'ultima gara, quella valevole per l'undicesimo posto, è arrivata una vera e propria impresa, di nuovo contro le Italian Bees: con due giocatori assenti per motivi personali, il portiere infortunato, la sua riserva d'emergenza anche, in 6 contro 7 e con il sottoscritto zoppicante, siamo riusciti a portare a casa una grandissima vittoria per 6-3, concludendo alla grande il torneo e dimostrando di aver creato davvero un bel gruppo.

I superstiti (malconci) dell'ultima gara
A tal proposito, il capitano Alberto Matassini, ha detto «Il mio commento sul torneo è semplice: la squadra andrebbe riconfermata con l'aggiunta di altre 4 persone! Giornata passata in amicizia e divertimento.» Perché sì, effettivamente eravamo pochini (solo dieci), ma siamo comunque riusciti a passare una splendida giornata.
Stefano Magliocco, ala autore di qualche bel gol, ha così commentato «Ho sempre definito questo torneo la più bella manifestazione sportiva a cui ho mai partecipato: non è solo un torneo calcistico per mostrare con orgoglio il proprio tifo, ma è anche condividerlo con amici e avversari che diventano amici, vivendo una giornata che passiamo insieme perché amiamo il calcio e la nostra squadra. Con molti non ci vediamo tanto, ma abbiamo un'amicizia forte.» 
Marco Giussani, l'attaccante d'esperienza, si è detto molto soddisfatto, in particolare del miglioramento ottenuto dalla squadra rispetto all'anno scorso, quando era arrivata quattordicesima. «Manifestazione molto bella, unica nel suo genere in Italia. Per noi tifosi indossare la nostra maglia è un orgoglio. La giornata è stata molto bella! Tanta gente, una bella struttura e anche una buona organizzazione da parte dello staff. (Su Red Army) Netto il miglioramento dalla scorsa stagione! Calcolando che quasi tutte le squadre giocano spesso insieme, e che non siamo passati solo per differenza reti, abbiamo ottenuto un ottimo risultato!»

Al di là dei risultati sul campo, bisogna sottolineare l'incredibile sportività ed umanità che si respira in questo ambiente. Ragazzi di tutte le tifoserie che diventano tranquillamente amici, come ha giustamente sottolineato Stefano. Uno spettacolo francamente impensabile, se si dovesse rapportare la cosa con le squadre italiane. L'unico obiettivo principale, per tutti, era semplicemente divertirsi in compagnia, non solo con i propri compagni, ma anche con quelli degli altri branches, per creare un clima e un'atmosfera che rispecchiassero in pieno il vero stile del calcio inglese.
Manchester United e Manchester City sorridenti nella stessa foto... spettacolo raro

Un grazie speciale va a tutti i miei compagni, ma anche agli avversari leali e sportivi e allo staff del Centro Sportivo della Masseroni Marchese. E ovviamente anche a quellichelapremierleague, che ormai da tre anni organizzano un evento in grado di unire tutti, senza distinzioni di età, nazionalità e tifoseria. Un vero spettacolo per tutti quelli che amano il football e una splendida cartolina per il calcio in generale.