mercoledì 11 luglio 2012

La terza volta non si scorda mai



Madrid, Estadio Santiago Bernabeu. Circa 90000 persone, giù di lì. Una partita di calcio. Forse, qualcosa in più di una partita. Anzi, sicuramente. Era la finale del Campionato Mondiale del 1982. Era Italia-Germania.
Tre pareggi contro Polonia, Perù e Camerun nel primo girone. Poi, in quello di qualificazione alle semifinali, due vittorie. Contro Argentina e Brasile. E soprattutto la seconda è entrata nella leggenda, grazie alla tripletta di Paolo Rossi che ha sancito il 3a2 finale. Poi la Polonia in semifinale, 2a0 e ancora doppietta di Rossi.
Poi, la finale. Era Italia-Germania, una delle più belle rivalità di sempre. I tedeschi volevano vendicarsi della semifinale del 1970 in Messico, l'Italia voleva tornare Campione del mondo dopo 44 anni di astinenza. Un'eternità!
Chiunque avrebbe vinto, si sarebbe portato a casa il terzo titolo. Ma la Germania aveva qualcosa in più: aveva già vinto la Coppa del Mondo FIFA. L'Italia no, "solo" la Rimet nel 1934 e 1938. Un motivo in più per portarsi a casa la Coppa.
Rossi, Tardelli e Altobelli. 1, 2 e 3a0. Poi il gol di Breitner per il 3a1. Finirà così e poco importa che Cabrini avesse sbagliato un rigore nel primo tempo. L'Italia era Campione del mondo per la terza volta nella sua storia, raggiunto il Brasile.
Al ritorno a Roma, il comandante dell'aereo, fece un giro sopra la città e permise ai giocatori di vedere la gente che festeggiava. Il Presidente Pertini, che era con loro sull'aereo, esclamò "Guardate cosa avete combinato!".
Negli States, hanno l'American Dream. Quella formazione realizzò l'Italian Dream. Molto più del 2006, il 1982 viene ricordato come festa. Una festa "Nazionale". Della Nazionale.
Era l'11 luglio 1982. Sono passati 30 anni, ma, per chi le ha vissute, le emozioni sono sempre le stesse. E oggi come allora, è sempre festa.


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