martedì 18 giugno 2013

"We are the champions"

Al gol dell'1-3 di Tehau contro la Nigeria, la pagina Twitter ufficiale della Nazionale di Tahiti  (https://twitter.com/TahitiFootball) ha twittato, tra le altre cose, "#WEARETHECHAMPIONS", a simboleggiare il fatto che quel gol per loro era già una grande vittoria. In realtà, a dirla tutta, era già un grandissimo traguardo essere arrivati fino in Brasile per partecipare alla Confederations Cup. Quindi, il gol segnato da Tehau è entrato di diritto nella storia del calcio, non solo tahitiano, ma di tutta l'Oceania, che dopo aver "ceduto" l'Australia all'Asia, si è ritrovata senza la propria nazione di punta. 
Tahiti, ovviamente, non arriverà mai ai livelli della nazionale dei canguri, ma sta facendo vivere un sogno a tutti, nessuno escluso. Un sogno ai calciatori, allo staff, ai suoi abitanti. E sta facendo divertire ed emozionare un po' tutti. Divertire con le loro camicie a fiori all'arrivo in Brasile e le collanine indossate durante l'inno e poi regalate agli africani. Emozionare perché vedere tutti i giocatori e lo staff tecnico commuoversi durante l'inno, fa capire che un po' di umanità in questo sport ancora c'è. 
Io, sbilanciandomi un po', per queste tre partite starò sempre dalla parte di Tahiti. E (sperando che arrivi) al prossimo gol mi metterò a pagaiare anche io.


E poco importa che poi la Nigeria abbia vinto 6-1.

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