venerdì 14 giugno 2013

La vendetta è un piatto che va servito freddo

Concordano con il titolo i tedeschi. Proprio loro che furono beffati nella finale Mondiale del 1966 in Inghilterra contro i padroni di casa, i maestri del calcio, che non potevano sbagliare quell'appuntamento. Infatti non sbagliarono e vinsero il primo titolo della loro storia. Ma a sbagliare fu il sovietico Tofik Bakharamov, il guardalinee che prese una delle decisioni più importanti della storia del calcio: convalidare il gol di Hurst nella finale tra Inghilterra e Germania. Fini 4-2 per gli inglesi, con i tedeschi infuriati e pronti a vendicarsi.
30 luglio 1966 - 14 giugno 1970, quasi quattro anni per prendersi una bella, tremenda, vendetta.
Stavolta si giocano i quarti di finale, ma gli uomini di Alf Ramsey sono intenzionati a ribadire la propria superiorità. Al 31' è Mullery a segnare l'1-0, seguito da Peters al 49'. 2-0 e tutto chiuso, no? No! Sir Ramsey commette un grave errore di presunzione, facendo rifiatare Bobby Charlton, l'uomo che aveva marcato un certo Franz Beckenbauer, facendolo scomparire dal campo. Il Kaiser ringrazia il tecnico dei Three Lions, e mette a segno la rete che accorcia le distanze. Seeler pareggia e si va ai supplementari. Senza Charlton e Peters, due degli uomini più imporanti, e senza Gordon Banks in porta, la Nazionale Inglese sprofonda ed è Gerd Mueller a mettere a segno il 3-2 all'inizio del secondo extra-time. Per l'Inghilterra è la fine della favola, per i tedeschi è la dolce vendetta. Servita fredda, freddissima, dopo ben quattro anni e per questo ancora più bella. Poco importa che tre giorni perderanno in semifinale contro l'Italia, perché quattro anni dopo riusciranno a battere l'Olanda di Cruijff in finale e a vincere il loro secondo Mondiale. Ma queste sono tutte altre storie. Allora era già sufficiente essersi presi una giusta rivincita dopo la disgrazia di Wembley.


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