venerdì 10 agosto 2012

Lewis, nella storia anche senza quella vittoria

Sapete quanti sono quattro centesimi di secondo? Niente!
Ed è per quel niente che un uomo non è riuscito ad entrare nella leggenda.
Siamo a Seul, alle Olimpiadi del 1988. Il campione olimpico in carica dei 100m e dei 200m, ha già rivinto i 100m. Proprio come Bolt ha appena fatto.
Siamo alla finale dei 200m e il campione in carica finisce con il tempo di 19"79. Peccato che Joe DeLoach, abbia concluso per primo con il tempo di 19"75. Solo quattro centesimi prima.
L'uomo di cui sto parlando è Carl Lewis, il figlio del vento. E quella finale dei 200m, è l'unica in cui non ha vinto. E' arrivato dietro a uno che non avrebbe più partecipato a niente, che non avrebbe vinto più nulla. E arrivandogli dietro, non è potuto entrare nella leggenda come il primo uomo a vincere 100m e 200m per due Olimpiadi di fila. Lasciando a Bolt, 24 anni dopo, questo privilegio.
Lewis farà altri due Giochi Olimpici, in cui vincerà altre tre medaglie, tutte d'oro. E dove vincerà altre due volte il salto in lungo... per la terza e quarta volta di fila. E dove vincerà la sua decima medaglia olimpica.
Perché è questo il bello dello sport. Un giorno ti ritrovi fuori dalla leggenda per colpa di un atleta semi-sconosciuto. Mentre otto anni dopo ti ritrovi ad essere il secondo atleta a vincere una medaglia per quattro volte di fila nella stessa disciplina.
Non c'entra niente con il calcio, ma mi piacciono gli "off-topic". O forse c'entra, dato che Bolt vuole giocare nello United... chissà.


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