giovedì 30 agosto 2012

Auguri Pavel

Era l'estate del 2006. E mentre l'Italia festeggiava il Mondiale, i campioni d'Italia di quell'anno, si vedevano scippare lo scudetto. Con conseguente retrocessione in Serie B e fuga di giocatori: Ibra, Emerson, Cannavaro, Thuram, Zambrotta, Viera i più imporanti.
Ma ne rimasero altri importanti: Del Piero, Buffon, Camoranesi e Trezeguet. Tre campioni del mondo e un vice-campione. E poi c'era anche Pavel Nedved.
Per la prima volta nella sua carriera non avrebbe giocato nella massima serie. Dopo quindici stagioni spalmate tra Repubblica Ceca e Italia. Tra Dukla Praga, Sparta Praga, Lazio e Juventus.
Per la prima volta quella chioma bionda non avrebbe potuto ambire allo scudetto.
Ma a lui non faceva né caldo né freddo. A lui interessava giocare alla Juventus. Così come ad Alex, Gigi, David e Mauro. Sono andati oltre la retrocessione.
E quando qualche mese fa Alex e Gigi hanno vinto lo scudetto, l'hanno fatto anche per Trezeguet, Camoranesi e Nedved.
Per quella furia ceca che ha entusiasmato la fascia juventina per otto anni.
Dopo il suo addio nel 2009, nessuno è riuscito più ad eguagliarlo.
Perché più che i 65 gol in 327 presenze in maglia Bianconera, o i 51 in 207 con la Lazio, o le 18 reti in 91 partite con la Repubblica Ceca, più di quel Pallone d'Oro nel 2003, di Nedved sarà impossibile imitare la grinta e le emozioni che dava quando correva sulla fascia.
Oggi compie 40 anni. Auguri Pavel!


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