giovedì 4 luglio 2013

La Saeta Rubia

Su Alfredo Di Stefano scrissi già l'anno scorso, per il suo 86esimo compleanno. Oggi fa 87 anni. Ormai inizia ad essere seriamente vecchiotto il nostro Alfredo, ma non per questo deve essere dimenticato. Ed ovviamente io, che sono un gran nostalgico del calcio di allora, non me ne scordo del caro Alfredo.
Nel suo palmarès figurano le famose cinque Coppe dei Campioni vinte con il Real Madrid. Andò a segno in tutte le finali, siglando sette gol, di cui tre nell'incredibile partita del 18 maggio 1960 all'Hampden Park di Glasgow, quando le Merengues sconfissero l'Eintracht Francoforte 7-3, grazie anche ad una quaterna del leggendario Ferenc Puskas. Un record ancora imbattuto. 
Nella formazione all-time di World Soccer uscita ieri, l'argentino è presente, formando un centrocampo a due con Zinedine Zidane. Un ruolo strano, se si pensa che Di Stefano è stato uno dei migliori cannonieri del secolo scorso. Ma è anche vero che in campo riusciva a ricoprire qualsiasi zona, correndo in ogni direzione, recuperando palloni anche nella sua trequarti, per poi ripartire fino all'altra area, con la solita velocità che lo ha sempre contraddistinto. È stato uno dei calciatori più duttili di sempre, anche quando il fatto di ricoprire più ruoli era un'utopia.
Nella sua prestigiosissima bacheca di trofei, figurano anche due Palloni d'Oro nel 1957 e nel 1959, che ne fanno il primo a riuscire a vincerne due. Nel 1989 ha ricevuto il Super Pallone d'Oro, quale miglior calciatore europeo di tutti i tempi. 
Spesso poco considerato nella lotta a migliore di sempre (in cui ormai siamo abituati a sentire Pelé e Maradona), bisogna dire che invece è sempre stato stimato da tutti i suoi colleghi. Lo stesso Pelé disse che la gente discute di Pelé e Maradona, ma il migliore è stato proprio Di Stefano. 

Con Ferenc Puskas formò una delle coppie d'attacco più forti e prolifiche di tutti i tempi. L'argentino dirà che è stato proprio l'ungherese il migliore di tutti. Ma queste sono cose soggettive e ognuno ha il suo preferito.
Per quanto riguarda me, metto sul gradino più alto Alfredo Di Stefano. Il calciatore più forte di tutti i tempi, in grado di giocate pazzesche già negli anni '50. Un vero peccato che pochi si ricordino di lui, dato che meriterebbe molta più attenzione, in quanto è stato in grado di rivoluzionare il calcio di allora, portandolo ad una nuova dimensione e strabiliando il mondo intero con il suo Real Madrid.
In ogni caso, Alfredo Di Stefano resta uno dei giocatori più importanti della storia del calcio.


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