martedì 26 febbraio 2013

Tutti in piedi per Bobby Moore

La Premier ha quel fascino che solo il calcio inglese sa offrire. Prendiamo ad esempio il Monday Night, la classica partita del lunedì sera. Lunedì 25 è andato in scena uno dei tanti Derby di Londra, all'Upton Park si sono affrontanti West Ham e Tottenham. Il padrone assoluto del match è stato il sempre più devastante Gareth Bale, che apre e chiude le marcature, regalando il successo per 3-2 ai suoi ad una manciata di secondi dal termine.
Ma non voglio parlare dell'incontro in sé, non sarebbe giusto. Non sarebbe giusto perché occorrerebbe parlare della cornice, dell'Upton Park, di un Upton Park tutto in "festa" per il suo più grande campione: Bobby Moore.
Era il 24 febbraio 1993, vent'anni fa, quando Robert Frederick Chelsea Moore morì a causa di un tumore all'intestino. 
Gli Hammers hanno deciso di rendere onore al loro giocatore più rappresentativo, il loro numero 6. Uno che ha fatto la storia del West Ham dal 1958 al 1974 con 544 presenze in First Division, portando a casa un Charity Shield, una FA Cup e una Coppa delle Coppe. 
Ma Bobby Moore verrà ricordato da tutti gli amanti del calcio inglese perché quel 30 luglio 1966, quando l'Inghilterra batteva la Germania Ovest 4-2 a Wembley, ad alzare la Coppa del Mondo per i Three Lions c'era proprio il capitano del West Ham. 
E così, per celebrare il ventennale della sua scomparsa al 6', come il numero di maglia di Bobby, tutto lo stadio si è alzato in piedi e si è unito in un applauso lungo 1', per rendere onore ad uno più grandi giocatori della storia del calcio inglese, definito da Pelé come il più corretto difensore di sempre. 
Bobby Moore è stato semplicemente un grande e i tifosi del West Ham, giustamente, ne vanno fieri e tengono alto il suo onore e la sua memoria.




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