lunedì 4 febbraio 2013

Il mio ritorno ungherese: Gyula Grosics

Torno, finalmente. Non scrivevo dal 14 settembre.
Bene, oggi voglio parlarvi di "Fekete Parduc", la pantera nera in ungherese. Chi è costui? Gyula Grosics, il portiere della mitica Ungheria degli anni '50.
Come la maggior parte dei talenti ungheresi di quella generazione, è definitavamente esploso nella Honved, dopo aver giocato per cinque anni in squadre alquanto sconosciute. Nel 1950 si trasferisce, appunto, ai rossoneri di Budapest, dove si afferma come buon portiere, ma anche come portiere-difensore, dato che partecipava all'azione e con i piedi non era malaccio, anzi. Rimarrà alla Honved per sei anni, fino al 1956, contribuendo alla vittoria di quattro titoli ungheresi. Dovette di fatto abbandonare la squadra, perché gli venne imposto di andare a giocare nel Tatabanya, una squadra di provincia, dopo la Rivoluzione Ungherese. A lui andò peggio che ai suoi compagni della Honved, dato che loro riuscirono a scappare nell'altra Europa (quella dell'ovest) e continuarono pure a giocare in squadre di maggior prestigio, ottenendo successi che li hanno consacrati nella storia. Al povero Gyula andò peggio e fu costretto a giocare altri cinque anni in una squadra in cui non aveva neanche scelto di andare. Nel 1962, si ritira, lasciando un gran vuoto in mezzo ai pali dei Magiari.
Nel 1962 disputò anche l'ultimo dei suoi tre Mondiali; il primo è entrato nella storia. Ovviamente parlo del Mondiale svizzero, del 1954. Ovviamente, parlo di Germania-Ungheria 3-2. C'era Gyula in porta e quel Mondiale l'avrebbe sicuramente meritato. A 6' dalla fine concede il gol della vittoria, siglato da Helmut Rahn. Grosics dice che quel gol se lo sogna ancora la notte, come se fosse il suo più grande incubo.
Nel suo palmares può comunque annoverare una Olimpiade, quella del '52, che ai tempi valeva molto più di adesso.
Insomma, un grande portiere, che ha pure lanciato la moda del total black, non a caso "pantera nera", una moda che verrà ripresa da Lev Jasin, il "ragno nero".

Nel 2008, 46 anni dopo il suo "addio" dalla Honved, batte il calcio di inizio di Ferencváros (la sua squadra del cuore) - Sheffield United, rimanendo in porta per qualche secondo.
Forse, si è chiusa definitivamente lì la sua carriera, non nel 1962. Aveva ancora qualche conto in sospeso con il passato e lì lo ha definitivamente chiuso. Peccato non poter dire che è un portiere campione del mondo, ma questi sono dettagli.
Il 4 febbraio del 1926 nasceva a Dorog questo grande giocatore.




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