lunedì 27 gennaio 2014

Dallo Special One al Chosen One: il viaggio di Mata Juan

Londra-Manchester solo andata, grazie. Un viaggio verso nord, il nord dell'Inghilterra. Secondo me questo ragazzo è alla ricerca del nord sin da bambino. Il suo nord si chiama Manchester United, ma ha dovuto girovagare un po' per cercarlo, trovarlo, avvicinarsi e prenderlo. Ha deciso di raggiungere la sua meta nel momento più delicato, più difficile per lo United. Settimi in Premier League, fuori dalle coppe nazionali e con un 3-1 incassato nell'ultimo turno di campionato proprio contro il Chelsea, la ex squadra di Mata. Forse, si è sentito vicino alla squadra proprio per questo: anche per Juan le cose non stavano girando bene questa stagione, relegato sempre in panchina da José Mourinho, che gli ha preferito i vari Oscar e Willian. È anche per questo che un giocatore capace di segnare 18 gol nelle sue prime due stagioni di Premier League, sia ancora a secco in quella corrente. È anche per questo che il miglior giocatore delle ultime due annate del Chelsea abbia deciso di lasciare una squadra in cui era re fino a maggio. Con l'arrivo dello Special One, le cose sono diventate tristi per Mata. Ha capito di non essere più lui il fulcro del gioco del Chelsea, ha capito che cambiando aria avrebbe fatto la cosa migliore. La cosa strana, però, è il fatto di lasciare una squadra lanciatissima per il titolo, per una che naviga in zone meno nobili, costretta a non sbagliare più nulla per non perdere il treno dell'Europa. Ed è qui che il calcio torna un po' più umano, perché se è vero che è diventato il giocatore più caro del Manchester United ed è vero che guadagnerà fior di milioni, è anche vero che quando cerchi il tuo nord, se capisci che puoi arrivarci, non ti lasci sfuggire l'occasione; anche se ciò vuol dire rivoluzionare i piani della tua stagione e iniziare a combattere per altri obiettivi. Sono certo che oltre a questo, Mata abbia lasciato il Chelsea in vista del Mondiale. Essere abbandonato in panchina non è un'ottima pubblicità. Allo United, invece, potrà ritagliarsi tutto lo spazio che vorrà. La squadra di Manchester gli servirà come trampolino di (ri)lancio per conquistare un posto da titolare con la Spagna. Mata, dal canto suo, servirà alla squadra di David Moyes come ancora di salvezza per risollevare una stagione non proprio positiva. Certo, un giocatore non può cambiare una squadra (soprattutto in quella zona del campo, che era già la meglio assortita all'Old Trafford), ma dal punto di vista psicologico potrà influire molto. E con Rooney già proiettato verso un super rinnovo, questo mese di gennaio potrebbe regalare ancora sorprese ai tifosi dei Red Devils.
Il viaggio di Mata è anche, e soprattutto, un addio a José Mourinho, lo Special One. Un addio fatto per abbracciare David Moyes, il Chosen One. Due soprannomi importanti, ma con una grande differenza: il primo se lo è auto attribuito, mentre il secondo ha ricevuto la benedizione di Sir Alex Ferguson. Una benedizione importante. Anche per questo Mata è diventato Special Juan, in attesa che le cose speciali le faccia vedere in campo. Con la maglia rossa dei Red Devils, ovviamente.



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