venerdì 3 maggio 2013

Il Benfica fa il bis


La prossima finale di Europa League, in programma il 15 maggio all'Amsterdam ArenA, vedrà opposti gli inglesi del Chelsea e i portoghesi del Benfica. Uno strano intreccio, in cui si daranno battaglia una squadra di Londra, sede della finale di Champions League 2012/13, e una squadra di Lisbona, sede della finale di Champions League 2013/14.
Ma lasciamo da parte questi strane statistiche, per parlare di calcio giocato. Ovviamente io non prevedo il futuro e non so chi vincerà la prossima Europa League, ma conosco il passato. E so che l'Amsterdam ArenA evoca bei ricordi alla squadra della capitale lusitana.
Era il 2  maggio 1962, finale di Coppa Campioni. Di fronte le uniche due squadre che fino ad allora erano riuscite a vincere: il Real Madrid, vincitore delle prime cinque edizioni, e il Benfica, vincitore della sesta nel 1961. Furono proprio i lusitani ad interrompere lo strapotere del Real, eliminato agli ottavi dai rivali storici del Barcellona, che poi arriveranno in finale, dove verranno sconfitti dal Benfica di Bela Guttmann. 
Benfica-Real Madrid, dunque, era una sorta di sparti acque: i portoghesi volevano emulare l'impresa del Madrid, le Merengues volevano far capire che erano ancora loro i più forti. Quella era la partita giusta per mettere in chiaro le cose.


Il Real non ci mise molto a far capire che voleva tornare in Spagna con la sesta Coppa Campioni: dopo 23' Ferenc Puskas aveva già segnato due gol. Riuscirà anche a fare il terzo al 38', ma in mezzo c'era stata la rimonta firmata Aguas e Cavem. 2-3 all'intervallo per gli spagnoli, ma nella ripresa la musica cambia. Salgono in cattedra i pezzi forti del Benfica: al 51' Mario Coluna pareggia, poi Eusebio fa doppietta fra il 65' e il 68'. Il Benfica stravince 5-3 contro i pluricampioni del Real Madrid.
A fine partita Eusebio e Di Stefano si scambiano la maglia, un gesto che simboleggia, di fatto, un passaggio di testimone. Il due volte Pallone d'Oro lascia il trono di migliore al futuro capocannoniere di Inghilterra '66.
Bela Guttmann lascia il Benfica, non prima di lanciare la sua maledizione: "Da qui a cento anni nessuna squadra portoghese sarà due volte campione d'Europa ed il Benfica senza di me non vincerà mai una Coppa dei Campioni". Cinque finali perse dai lusitani sono la conferma che l'austro-ungherese ci ha visto lungo.
Quella sarà l'ultima Coppa dei Campioni del Benfica. Il Real ne vincerà altre quattro, ma quella sconfitta in finale, con tanto di tripletta di Puskas, pesò molto.
2 maggio 1962-15 maggio 2013. Competizioni ed avversari diversi, ma stesso stadio e stesso obbiettivo per il Benfica: vincere.


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