sabato 11 maggio 2013

La battaglia di Bordeaux


Domenica 12 giugno 1938, ore 17, Parc Lescure di Bordeaux. Quarti di finale di Coppa del Mondo, di fronte due bellissima realtà del calcio di allora: il Brasile tutto fantasia di Pimenta e la potente Cecoslovacchia di Vaclav Meissner. I sudamericani, dopo la delusione del Mondiale precedente, dove erano stati eliminati agli ottavi dalla Spagna, volevano far vedere al mondo intero che potevano dire la loro anche in ambito mondiale. La Cecoslovacchia, finalista della precedente edizione, voleva confermarsi ancora ad altissimi livelli.
Le due stelle delle squadre si sarebbero incontrate molto da vicino: da una parte il micidiale Leonidas, dall'altra il portierone ceco Planicka, uno dei migliori interpreti nel suo ruolo. I presupposti per una grande partita c'erano tutti. Chi avrebbe vinto tra il calcio di scuola danubiana ceco e la squadra tutta individualità di Pimenta?
Bordeaux è una città in cui si pratica tanto il rugby e tra gli spettatori di quella partita c'erano anche dei rugbisti, arrivati allo stadio incuriositi da questo "nuovo" gioco e dalle stelle brasiliane. Ma persino i giocatori di uno degli sport più violenti del mondo rimasero impressionati dalla violenza che cechi e brasiliani misero in campo. La partita finirà 1-1, con i gol di Leonidas e Nejedly, ma non furono questi gli highlights del match. Infatti ci furono ben tre espulsioni (in tempi in cui per ricevere un giallo dovevi rompere la tibia al tuo avversario) e una lista di infortunati da mettere i brividi: Planicka si ruppe il braccio destro, Nejedly si frattura la gamba destra, Kostalek un trauma allo stomaco e Leonidas e Peracio non ne escono in condizioni migliori. Se questo non bastasse, tutti i panchinari si unirono in una maxi rissa. 
Siccome i rigori non esistevano ancora, fu necessario un rematch e la FIFA, per evitare altri disordini, impose che in campo ci dovessero essere solo i 22 giocatori: tutti gli altri in tribuna.
Finì 2-1 per il Brasile e segnò ancora Leonidas. Quello stesso Leonidas non ancora al 100% per la semifinale contro l'Italia e dunque tenuto a riposo, in vista di una finale che Pimenta sembrava avere già in tasca. Colaussi e Meazza avevano altri programmi. Ma questa è un'altra storia.
Alla storia resta, però, la battaglia di Bordeaux: una delle partita più violente della storia del calcio.


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