venerdì 27 giugno 2014

Sedici vanno, sedici restano (parte uno)

Il Mondiale brasiliano (arbitraggi a parte), fino a questo momento ha regalato tanto spettacolo. Neymar e Messi, i giocatori più attesi, non hanno deluso e sono primi nella classifica marcatori a quota quattro gol. Insieme a loro c'è il solito Thomas Muller, trascinatore della Germania e giunto a quota nove gol in nove partite al Mondiale: cecchino. Chi delude invece, è Cristiano Ronaldo, a segno solo nella vittoria inutile del suo Portogallo sul Ghana. Proviamo ora ad analizzare meglio tutti gli otto gironi di quello che, per ora, si sta rivelando un Campionato del Mondo davvero affascinante.



Girone A: Brasile 7, Messico 7, Croazia 3, Camerun 0
Il Brasile vince ma non convince, soprattutto con Croazia e Messico, contro cui arrivano una vittoria sofferta e un pareggio per 0-0. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa sempre Neymar, autore di due doppiette contro i croati e il Camerun, ma il gioco non è ancora perfetto. Agli ottavi sfiderà il Cile, una delle squadre più in forma, e sarà già una prova decisiva. Soprattutto per l'attaccante del Barcellona, che dovrà definitamente dimostrare di poter trascinare un intero paese alla conquista del mondo e far così dimenticare il tragico Mondiale del 1950.
Il Messico, dal canto suo, ha conquistato meritatamente la qualificazione agli ottavi, come conferma il fatto di aver ottenuto lo stesso numero di punti della squadra di casa. Nella prima partita contro il Camerun segna più gol di quanti non ne conti il tabellino finale, ma è nel pareggio per 0-0 contro i Verdeoro che capisce di poter andare avanti. Nell'ultimo test contro la Croazia ha vita facile e, dopo 70' di noia, infila tre gol in rapida successione che sanciscono il passaggio del turno. Il 3-1 finale, però, non è sufficiente per la differenza reti e il Tricolor finisce secondo. Agli ottavi, contro l'Olanda, sarà dura, ma non impossibile.

Girone B: Olanda 9, Cile 6, Spagna 3, Australia 0
La Spagna campione di tutti è fuori! Ai gironi. È questa la vera sorpresa del Mondiale 2014. Il ciclo di vittorie è stato spazzato via dall'Olanda e dal Cile. E con merito, senza giustificazioni. Gli Oranje e La Roja (quella sudamericana), hanno giocato alla grande, con grande spirito di sacrificio e con tanta voglia. Voglia e fame che forse sono mancate alla Spagna, che torna giustamente a casa, non prima di battere l'Australia come premio di consolazione. Quasi a dire: ci rivediamo tra due anni agli Europei.
L'Olanda è stata una delle migliori squadre, se non la migliore, in queste prime tre partite. Arrivata come incognita e senza una difesa e un centrocampo degni di nota, van Gaal ha ricostruito un'autentica corazzata sulle macerie delle squadra di Euro 2012, affidando a Van Persie, Robben e Sneijder il gioco offensivo e allargando lo spazio di gioco, con una difesa a cinque senza giocatori eccezionali, ma con tanta voglia di fare ed osare, sbagliando anche a volte. Contro il Messico non sarà una passeggiata, ma con un Robben e un Van Persie così, è tutto più facile. 
Il Cile ha sbalordito tutti alla seconda partita, battendo 2-0 la Spagna e qualificandosi agli ottavi. Unica pecca l'ultima gara, persa con lo stesso punteggio contro un'Olanda sin troppo cinica. Sampaoli ha un gruppo forte e unito, con buone individualità. Il Brasile è l'esame finale: batterlo vorrebbe dire prendere piena coscienza dei proprio mezzi, perdere sarebbe solo la fine di un Mondiale più che positivo. 

Girone C: Colombia 9, Grecia 4, Costa d'Avorio 3, Giappone 1
C come Colombia. Pekerman continua lo splendido percorso iniziato due anni fa, che ha portato i Cafeteros a concludere il girone unico di qualificazione sudamericano al secondo posto, dietro solo all'Argentina e con una difesa capace di incassare solo tredici reti in sedici partite. Lì davanti la sua Nazionale fa paura e ha già segnato nove gol, solo l'Olanda con dieci ha fatto meglio. James Rodriguez ha messo lo zampino in cinque reti, collezionando tre gol e due assist. La vera sorpresa sono loro e nel derby sudamericano contro l'Uruguay partono da favoriti. Sognare traguardi importanti non costa nulla e non è nemmeno impossibile.
La vera delusione è stata la Costa d'Avorio, che non solo aveva i mezzi per andare agli ottavi, ma addirittura per vincere questo girone. Invece Drogba e compagni si sono fatti beffare all'ultimo dalla Grecia, che conquista un'insperata qualificazione e ora, contro il Costa Rica, ha la grande occasione di arrivare ai quarti. Una possibilità, che solo qualche settimana fa, avrebbe fatto ridere chiunque.

Girone D: Costa Rica 7, Uruguay 6, Italia 3, Inghilterra 1
Le ultime due nazioni campioni del mondo fuori entrambe al primo turno. Dopo la Spagna è toccato all'Italia. Senza gioco e senza idee, la squadra di Prandelli riesce a battere solo un'Inghilterra messa ancora peggio. Le due europee escono miseramente, lasciando spazio alle americane. 
La Costa Rica ha stupito tutti, rifilando tre gol all'Uruguay e battendo una modesta Italia per 1-0. Ottavi più che meritati e contro la Grecia ci sarà la possibilità di vivere un sogno.
L'Uruguay stecca l'esordio, ma con il rientro di Suarez doma l'Inghilterra e batte l'Italia in una partita che verrà ricordata solo per il morso del Pistolero e per un arbitraggio non esattamente congruo ad una manifestazione del genere. La Celeste non fa nulla per vincerla, ma l'Italia tutto per perderla. L'1-0 non è meritato, ma è la giusta punizione per un'Italia vuota e priva di fantasia. Cavani & co. contro la Colombia dovranno fare quasi un miracolo.

Agli ottavi quindi si sfideranno Brasile-Cile, Olanda-Messico, Colombia-Uruguay e Costa Rica-Grecia.

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