lunedì 23 giugno 2014

Segna sempre lui...

Sono 15. Un numero pesante, assillante, storico e, in qualche modo, romantico. È il numero dei single: il 15 febbraio, il giorno dopo San Valentino, è la loro festa. E infatti, manco farlo apposta, nella lista dei migliori marcatori dei Mondiali, a quota 15, c'era un solo calciatore. Già, c'era. Adesso non è più così, è stato raggiunto e, forse, potrebbe essere presto superato. Si chiama Luis Nazario de Lima, per tutti Ronaldo. Quello vero, il Fenomeno. Quello delle finte supersoniche che mandavano in bambola tutti i difensori del mondo. A parte Maldini, come dirà lo stesso Ronaldo. Fatto sta che grazie a quelle finte, a quella velocità, a quella potenza fisica e a quell'innato senso del gol, è riuscito a segnarne tante di reti. Ovunque. Dal Brasile all'Italia, dalla Spagna alla Corea del Sud, dall'Olanda al Giappone. Nei vari campionati. Nazionali e Mondiali. Proprio nei Mondiali è riuscito ad infrangere il record di 14 gol di un certo Gerd Müller. Uno in più, giusto il necessario per prendersi lo scettro di migliore e guardare tutti dall'alto. I tedeschi, però, non mollano mai. Si sa. E proprio quando Ronaldo diventava campione del Mondo e capocannoniere di quell'edizione nel 2002, un tedesco di origini polacche, si affacciava al palcoscenico dei più grandi. Giusto l'anno prima, al suo esordio, fece una promessa: entro dieci anni avrebbe battuto il record di gol con la maglia della Nazionale Tedesca. In vetta alla classifica, neanche a dirlo, c'era quel tedesco piccolo e tarchiato, quello dei 14 gol al Mondiale. Nel 2011, il tedesco di origini polacche, non arrivò alle sue 68 reti, ma ci andò davvero vicino. Ci vollero altri tre anni, per superare quel record. Era il 6 giugno 2014 e il gol numero 69, finalmente, arrivò. Dal 2002, però, ne è passato di tempo. Sono passati tre Mondiali, tra l'altro. Nel primo, quello del 2002, Ronaldo e il tedesco di origini polacche si affrontarono in finale. Vinse il primo, con una doppietta e 8 gol per il titolo di capocannoniere. Il secondo si consolò con 5 gol e la consapevolezza che, forse, quella scommessa dell'anno prima non fosse così infondata. Nel 2006, nei Mondiali casalinghi, le marcature furono ancora 5, ma questa volta gli valsero il titolo di miglior goleador e l'entrata nello speciale club dei giocatori in doppia cifra nelle fasi finali del Campionato del Mondo. Nel 2010 la consacrazione definitiva nell'olimpo dei migliori di sempre: altri 4 gol e quota 14 raggiunta. Superati Kocsis, Klinsmann, Pelé e Fontaine. Raggiunto Müller e il record di Ronaldo a meno uno. La grande occasione sarebbero stati i Mondiali brasiliani del 2014. In casa di Ronaldo, promossi dallo stesso Fenomeno. La prima partita, quella contro il Portogallo, la guarda tutta dalla panchina, mentre vede l'erede di Gerd segnare una tripletta. Alla seconda, però, la Germania è in difficoltà e il ct Joachin Löw decide di affidarsi all'esperienza del tedesco di origini polacche, pronto a stabilire un altro record: sono passati infatti pochi giorni dello storico gol numero 69 con la sua Nazionale. Pochi, come i secondi che ci mette per siglare una rete storica, pesante, assillante. 70 con la Germania, 15 nei Mondiali. Ronaldo lo aveva detto, qualche tempo fa: "Klose gioca ancora, vero? Beh, spero che non venga convocato per i Mondiali". Invece è stato convocato e, 36 anni, si è tolto un grandissimo smacco, eguagliando quel tanto agognato record in casa del Fenomeno che, da gran signore, lo ha accolto pubblicamente nel club dei 15. Un club che Klose vuole presto abbondare, per entrare in quello dei 16, dei 17 e via andare, perché Klose vuole entrare nella storia. Ancora più di quanto non ci sia già. E soprattutto perchè si sa che segna sempre lui, segna sempre Miro Klose!

Sono 15 ragazzo!

L'esultanza, però, è sempre quella. Grande Miro!

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