Della partita di ieri tra Liverpool e Chelsea, disputata ad Anfield, non si ricorderà il risultato finale (2-2), ma semplicemente il fattaccio Suarez-Ivanovic. Il serbo, sia chiaro, non ha fatto nulla, Suarez, invece, ha fatto tutto quello che può esserci di sbagliato da fare in un campo di calcio: un morso, senza senso, all'avversario.
L'arbitro non ha visto, le telecamere sì, e adesso l'uruguaiano dovrà scontare una lunga squalifica. Spero almeno sette giornate, perché quello che ha fatto è indecente! E, tra l'altro, non è neanche la prima volta. Infatti, già nel novembre 2010 ai tempi dell'Ajax, morse un avversario.
Ma non solo morsi, perché Suarez è un po' l'emblema dell'anti-sportività. Tra tuffi imbarazzanti in area, insulti razzisti e non, mani stupidi e senza senso, l'attaccante del Liverpool è ormai mal conosciuto sul rettangolo di gioco. La brutta storia di razzismo con Evra, è ancora viva nella memoria dei tifosi del calcio inglese.
Già, che razza di figura! Soprattutto da un giocatore così talentuoso. Perché, bisogna ammetterlo, Suarez è un grandissimo giocatore e i 23 gol in Premier League quest'anno lo dimostrano. Nessuno meglio di lui.
E allora, chiudo con la citazione di Nicola Roggero (commentatore di Liverpool-Chelsea) dopo che Suarez ha dribblato cinque giocatori: "Questo è il Suarez che vorremmo sempre vedere, non quello che si trasforma in cannibale."
Per ora prenditi un'altra squalifica, che ci vediamo la prossima stagione.
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