sabato 14 dicembre 2013

Fate correre quella maledetta palla!



"Fate correre quella palla! Fate correre quella maledetta palla!", diceva Arpad Weisz, straordinario allenatore ungherese degli anni '30. 
Oggi, comunque, non voglio parlare della triste vita di questo grande manager, voglio semplicemente soffermarmi su quelle cinque parole, quelle cinque pesantissime parole. No, non c'entra niente neanche la tattica. Il mio punto è un altro: siamo sicuri che questa palla, questa maledetta palla, venga fatta ancora correre su un campo? Siamo sicuri che non la si faccia correre su altri binari?
Sapete, ultimamente il calcio mi sta annoiando, e lo dico seriamente. Penso che stia diventando un qualcosa di invivibile, almeno per me che vivo di calcio. Martedì sera, durante la partita tra Galatasaray e Juventus, ho visto uno sport ridotto allo stremo, comandato tramite dei fili da burattinai che dovrebbero stare fuori da queste faccende. Martedì sera, quando la Turk Telekom Arena di Istambul veniva ricoperta di neve, quando si iniziava a parlare di un possibile rinvio, ho seriamente capito che ormai il binario che quella palla seguiva non era un più un campo da calcio, ma era un binario fatto di diritti televisivi, sponsor e altre storie inventate da uomini in giacca e cravatta. La realtà è che il calcio non è questo. Il calcio non è una partita rinviata per un po' di neve. Quella partita sarebbe dovuta continuare, non doveva essere sospesa. Quella partita non doveva essere giocata il giorno dopo ad un orario improponibile. Quella partita, e tutto quello che ne è seguito sui media e sui social network, mi ha fatto capire che questo calcio non mi appartiene. Questo non è calcio, questo è solo uno sporco business contornato da gente ignorante. Ahimè, ho a che fare con la gente ignorante ogni giorno. E giorno dopo giorno, inizio davvero a pensare se qualcuno è ancora in grado di parlare di calcio.
Quello che ho scritto sono cose ripetitive, lo so. Le avrò già dette, lo so. Ma io sono davvero rimasto senza parole quando ho visto quella partita rinviata. In fondo, io, voglio semplicemente veder correre quella maledetta palla. Non importa che sia su un campo perfetto o in un campo dell'Africa centrale; a me interessa vedere una partita di calcio, con 22 giocatori in campo che danno il massimo per la loro squadra e che si ritengono fortunati ad aver realizzato il loro sogno.
L'immagine sopra è di una partita tra Arsenal e Manchester United del 1926, finita 3-2, che è stata giocata comunque nonostante la neve. Era il 1926 e il caro Arpad terminava la sua carriera da calciatore, per iniziare quella da allenatore e sono sicuro che una delle prime cose disse fu: fate correre quella palla! La sua Inter e il suo Bologna fecero correre quella palla; il resto è storia. Perché dobbiamo rovinare tutto?


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